pubblicato il 8.12.25
Chiavari, vandalizzata sede Pd: “Squadristi, inneggiavano al Duce”. ·
Schlein: “Clima di violenza”
Nella notte tra domenica e lunedì diverse chiamate al 112 per schiamazzi di giovani nelle strade. Nel 2023 sulla targa nella sede del partito venne disegnata una svastica.
Vandalizzata nella notte la sede del PD di Chiavari. Lo fa sapere il segretario del partito locale, il consigliere comunale Antonio Bertani. «Un gruppo di persone, non ancora identificate, ha raggiunto la nostra sede di via Costaguta urlando frasi come “siamo noi i camerati” e “duce, duce!”, racconta sui social. ”Hanno imbrattato le vetrate, scagliato un cartello stradale contro la porta e rovesciato il contenuto delle grosse fioriere davanti all’ingresso”.
L’irruzione è avvenuta intorno all’una e mezza, nella notte tra domenica e lunedì. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiavari, che dagli abitanti hanno ricevuto diverse segnalazioni di schiamazzi di giovani, probabilmente legati alla movida notturna. Resta però da capire se questi episodi sono tra di loro connessi, se riguardano lo stesso gruppo di ragazzi, o invece sono vicende distinte.
Secondo il partito locale non si tratterebbe della prima volta che la sede del partito viene presa di mira: da mesi si ripetono imbrattamenti e altri atti vandalici. “Ma questa volta l’episodio è più grave, un vero attacco in stile squadrista, con una chiara matrice neofascista”, continua Bertani. “Come Partito Democratico di Chiavari non abbiamo alcuna intenzione di farci intimidire. Continueremo a lavorare con determinazione, anche se è evidente che il clima politico sta peggiorando giorno dopo giorno.
Solidarietà anche dai vertici del partito. “Attacco vile e inaccettabile. Non saranno questi gesti a intimidirci”, commenta il segretario ligure del Pd, Davide Natale. “Si faccia al più presto chiarezza su quanto è accaduto. Certi comportamenti appartengono a culture sconfitte dalle forze democratiche e che non devono più trovare spazio nella nostra società”.
"La sicurezza dei luoghi della partecipazione politica e il rispetto della memoria storica non possono essere oggetto di sottovalutazione”, aggiunge la deputata dem Valentina Ghio. “E non credo che si possa derubricare la questione come l’ennesima bravata. È un segnale allarmante di una deriva che, se non contrastata con decisione, rischia di normalizzare comportamenti e simboli che credevamo definitivamente relegati al passato”.
Reazioni e solidarietà
La segretaria del Pd Elly Schlein si dice preoccupata per il clima di violenza: “La mia solidarietà e di tutta la comunità democratica alle iscritte e agli iscritti del circolo PD di Chiavari e Tigullio per l'aggressione che ha colpito la nostra sede. I nostri circoli sono in tutta Italia presidio di democrazia, partecipazione e antifascismo, principi che evidentemente infastidiscono gli squadristi colpevoli di questo attacco, che hanno inneggiato a Mussolini mentre vandalizzavano la nostra sede. Non ci facciamo intimidire, andremo avanti ancora più uniti e determinati. Questo clima di violenza politica ci preoccupa molto e lo contrasteremo con tanto impegno e partecipazione, nel solco della nostra Costituzione".
Numerose le note di solidarietà arrivate da diversi settori della politica e della società civile.
"Gli atti vandalici che hanno colpito la sezione Gramsci del PD di Chiavari sono ignobili e vergognosi". Così in una nota la Cgil del Tigullio e di Genova che esprimono "solidarietà e vicinanza alle compagne e compagni del Partito democratico" e auspicano "che quanto prima le forze dell'ordine facciano luce su quanto accaduto e individuino i responsabili di un gesto così meschino.
Alleanza Verdi e Sinistra esprime "la propria vicinanza e piena solidarietà al Partito Democratico di Chiavari per il grave episodio avvenuto nella notte, che ha colpito la sua sede con danneggiamenti e intimidazioni squadriste di stampo fascista”.
"Piena solidarietà al Pd di Chiavari: la politica non deve vivere di violenza, ma nella partecipazione, nel dialogo e nel rispetto. Difendere questi valori è un dovere comune, soprattutto quando qualcuno tenta di minarli con atti vigliacchi. Chi usa la forza per intimidire si pone fuori dal confronto democratico. Atti vandalici, come quelli subiti dalla sede del Pd di Chiavari, non appartengono alla democrazia e confidiamo nelle indagini delle forze dell'ordine per far piena luce sull'accaduto e individuare rapidamente i responsabili". Così in una nota Orgoglio Liguria e Vince Liguria-Noi moderati.
https://genova.repubblica.it/cronaca/2025/12/08/news/vandalizzata_la_sede_del_pd_di_chiavari_i_militanti_attacco_squadrista_inneggiavano_al_duce-425028857/?ref=RHLM-BG-P7-S1-T1-fdg14
Chiavari, assalto squadrista alla Sala Gramsci: imbrattata la sede Pd, «non ci faremo intimidire»
8 Dicembre 2025
Nella notte un gruppo di vandali inneggia al duce e devasta l’ingresso del circolo democratico. Dal Pd locale, ligure e nazionale condanna unanime: «Colpiti i luoghi della partecipazione, serve una risposta ferma di tutte le istituzioni»
Notte di intimidazioni a Chiavari, dove l’ingresso della Sala Gramsci, sede del circolo del Partito Democratico in via Costaguta, è stato preso di mira da un gruppo di persone non ancora identificate. Secondo quanto denunciato dal Pd cittadino, i vandali sono arrivati davanti alla sede urlando slogan come «noi siamo i camerati» e «duce, duce!», prima di imbrattare le vetrate, scagliare un cartello stradale contro la porta e rovesciare a terra il contenuto delle grandi fioriere poste all’ingresso.
Non si tratta del primo episodio: il circolo parla di imbrattamenti e danneggiamenti che si ripetono da mesi. Questa volta, però, quanto avvenuto viene definito «un vero attacco in stile squadrista, con una chiara matrice neofascista». I democratici chiavaresi hanno presentato immediata denuncia alle forze dell’ordine, chiedendo che vengano individuati al più presto i responsabili. «Non abbiamo alcuna intenzione di farci intimidire – è il messaggio del partito locale –. Continueremo a lavorare con determinazione, anche se è evidente che il clima politico sta peggiorando giorno dopo giorno».
Parole a cui fa eco la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera Valentina Ghio, che parla di «grave atto vandalico contro la Sala Gramsci di Chiavari». Per l’esponente dem non è possibile liquidare l’episodio come una semplice bravata: «È stato colpito un luogo di partecipazione politica, intitolato ad Antonio Gramsci, una delle figure più alte dell’antifascismo italiano. Siamo di fronte a un segnale allarmante di deriva che, se non contrastata con decisione, rischia di normalizzare comportamenti e simboli che credevamo definitivamente relegati al passato». Ghio esprime «massima solidarietà al circolo e al suo segretario», confidando che le autorità «accertino rapidamente ogni responsabilità».
Sulla stessa linea il segretario metropolitano Pd di Genova Simone D’Angelo, che definisce quanto accaduto «un’aggressione ai valori democratici e al confronto civile». Le frasi gridate dagli aggressori e le modalità dell’azione «richiamano esplicitamente una matrice neofascista e squadrista che non può essere tollerata», osserva D’Angelo, chiedendo «una risposta ferma e unitaria da parte di istituzioni e forze democratiche». Anche lui ribadisce il sostegno ai militanti e ai dirigenti chiavaresi e promette che «la risposta sarà sempre più partecipazione, più apertura, più democrazia».
Arriva infine la voce del segretario regionale Pd Liguria Davide Natale, che parla di «attacco vile e inaccettabile» ai democratici di Chiavari e del Tigullio. «Non saranno questi gesti a intimidirci – afferma –. Il nostro lavoro sarà ancora più determinato e forte, nel solco della Costituzione, della partecipazione e del rispetto». Natale chiede che «si faccia al più presto chiarezza su quanto accaduto» e sottolinea come comportamenti di questo tipo appartengano a «culture sconfitte dalle forze democratiche, che non devono trovare spazio nella nostra società».
Nel frattempo, davanti alla Sala Gramsci restano i segni dell’assalto notturno: vetrate imbrattate, terra delle fioriere rovesciata sull’ingresso, il cartello stradale divelto. Per il Pd chiavarese, però, quei segni si trasformano in un motivo in più per continuare a presidiare, con iniziative e dibattiti, uno spazio che rivendicano come presidio di democrazia nel cuore della città.
Al coro delle condanne si aggiunge anche il Circolo “Naccari” del Partito della Rifondazione Comunista, che in una nota «esprime la propria ferma condanna rispetto all’aggressione di stampo squadrista alla sede del PD della nostra città». Secondo il circolo, «questi episodi di violenza contro sedi politiche e sindacali sono sempre più frequenti e mostrano il vero volto delle forze che si richiamano al fascismo, al razzismo, al militarismo ed al patriarcato». Per prevenire nuovi attacchi, Rifondazione chiede «la massima vigilanza democratica di tutti coloro che si richiamano ai valori costituzionali» e auspica che «i responsabili vengano individuati al più presto e che le istituzioni agiscano per fermare sul nascere azioni e ideologie che vogliono riportare indietro il nostro Paese, ad un triste passato già sconfitto dalla storia».
https://genovaquotidiana.com/2025/12/08/chiavari-assalto-squadrista-alla-sala-gramsci-imbrattata-la-sede-pd-non-ci-faremo-intimidire/
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