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27.06.25 Piacenza Rissa dopo il presidio “antidegrado” a Piacenza, due stranieri feriti. Pd: “Odio figlio della propaganda”
7.04.25 Branco in azione a Torpignattara: due bengalesi aggrediti in poche ore. Si indaga anche su ipotesi razzista
12.12.24 Padova Spedizioni punitive anti gay: sgominata banda di giovanissimi
12.12.24 Castel Volturno, fermati 4 minorenni per il tentato omicidio di un coetaneo
7.07.24 La denuncia dell’artista di strada Clown Idà: “Botte e insulti razzisti fuori da un locale a Torino. Mi dicevano ‘torna al tuo Paese'”
2.02.24 Bastonate e insulti omofobi al Gay Center di Roma in zona Testaccio: video del blitz ripreso dalle telecamere
31.08.22 La violenza che ci sommerge: Noi sappiamo
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2.11.21 Ferrara, aggressione omofoba contro un gruppo di giovani Lgbt. "Mussolini vi brucerebbe tutti"
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manifestazioni MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE ANTIFASCISTE
Genova, tensione in piazza Alimonta vicino alla sede di Casa Pound
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18.07.25 Torre Pacheco, come un canale Telegram razzista ha scatenato la “caccia all'immigrato” in Spagna
13.07.25 Anatomia di un genocidio - report 2024
24.04.25 L’antifascismo è dinamico o non è
23.04.25 Laboratorio Bergamo: area del dissenso, estrema destra, sinistra putiniana
8.04.25 Londra, commissariato il Saint George Trust (di Roberto Fiore): annunciata l’imminente chiusura per “gravi irregolarità finanziarie”
20.03.25 Rete dei Patrioti, ecco chi sono gli estremisti di destra che allarmano Reggio Emilia
5.12.24 Presi i neonazisti di Telegram: «Pensavano di colpire Meloni»
14.11.24 Bologna 9 novembre 24: Comporre l’antifascismo, agirlo nel presente
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6.09.24 La testimonianza di Samuele, ex militante 19enne Il pentito di CasaPound
25.07.24 Ignazio Benito LaRussa Nero per Sempre
23.07.24 Inni al Duce, la paura dei residenti di via Cellini.
23.07.24 È la «Torino nera» quella che sabato sera si è scagliata contro il giornalista de La Stampa Andrea Joly
13.07.24 Dentro la Verona “nera”, i tre episodi che hanno segnato la cronaca della città e messo nel mirino i sostenitori di Casapound
10.05.24 "La ragazza di Gladio" Le stragi nere? Misteriose ma non troppo.
2.03.24 Faida tra neofascisti per il controllo della Curva Nord dell'Inter
2.06.23 Difendere l'Europa bianca: CasaPound in Ucraina
26.05.23 La “Legione per la Libertà della Russia” e l’offensiva di Belgorod
16.03.23 Dax, 20 anni fa l’omicidio. Parla l’avvocato che difese la famiglia

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Informazione Antifascista 1923
Gennaio-Febbraio - a cura di Giacomo Matteotti ·


pubblicato il 27.10.25
Assalto al liceo Da Vinci, spranghe e svastiche sui muri. Gli studenti: “Aggrediti durante l’occupazione”
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Una decina di teppisti è entrata nell’istituto con aste di ferro e bastoni, urlando “viva il duce”. La condanna della sindaca Salis e la preoccupazione del ministro Valditara

Raid al liceo Leonardo di Genova: vandalismo e paura durante l'occupazione

Genova – Gli studenti del liceo Leonardo da Vinci del capoluogo ligure hanno riferito questa mattina che nella serata di sabato, “durante l’occupazione pacifica della scuola, approvata dall’assemblea d’istituto e organizzata con finalità culturali, sociali e formative, abbiamo subìto un episodio gravissimo e inaccettabile”.

Secondo quanto raccontato, “un gruppo composto da decine di individui estranei alla scuola” avrebbe “sfondato con violenza l’ingresso dell’edificio, aggredendo verbalmente e fisicamente gli studenti presenti, vandalizzando locali e arredi e generando una situazione di forte pericolo e terrore”. Non solo: “Nonostante le nostre ripetute e immediate chiamate al 112, le forze dell’ordine sono intervenute solo dopo oltre un’ora e mezza, lasciando per lungo tempo gli studenti alla mercé” degli aggressori. Su questa specifica accusa, il questore di Genova, Silvia Burdese, ha detto che “stiamo valutando tempi e modi dell’intervento”.

Per le 15 di oggi è stato organizzato un presidio davanti alla scuola, mentre un altro, organizzato da Genova Antifascista è in programma alle 17.30 in piazza Alimonda.

Svastiche e “viva il duce”
Il raid vandalico sarebbe andato in scena intorno alla mezzanotte nella sede di via Arecco, nella zona di piazza Manin: mentre la scuola era occupata e si stavano svolgendo alcuni laboratori, una decina di teppisti ha fatto irruzione nell’istituto. Secondo quanto ricostruito ci sono stati danni alle porte, alle vetrate e ad alcuni arredi con l’utilizzo di spranghe e bastoni.

All’interno della scuola sono state trovate e fotografate svastiche su alcuni muri, circostanza per cui si ipotizza che dietro al raid ci sia una matrice politica di estrema destra. In una nota diffusa su Instagram, il collettivo studentesco del Leonardo Da Vinci, creato appositamente per l’occupazione, racconta di come i teppisti che hanno fatto irruzione all’interno dell’istituto scolastico urlassero “viva il duce”.

Le spranghe prese in un cantiere
Sul posto, dopo la segnalazione degli stessi studenti, è intervenuta la polizia con Digos e Scientifica: all’arrivo degli agenti i teppisti si erano già allontanati. S’indaga sulla matrice del gesto: al momento non risulta che ci sia stata un colluttazione tra le due fazioni e non ci sono feriti medicati in ospedale. La questura ha riferito che i teppisti avrebbero prelevato alcune aste metalliche da un vicino cantiere edile e dopo aver danneggiato arredi e altro avrebbero scaricato gli estintori. Il questore Burdese ha precisato a fine mattinata che “le indagini avviate nella notte stanno procedendo senza soluzioni di continuità a 360 gradi”, che “nessuna ipotesi è esclusa” e che dunque “al momento qualsiasi qualificazione dell’azione è da ritenersi prematura”.

A questo proposito, da quel che si apprende, spunta la firma dei Maranza, una banda giovanile diffusa anche a Genova e già al centro di episodi di criminalità in altre zone d’Italia, nel raid di questa notte al Da Vinci: secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni alla polizia, i teppisti che hanno fatto irruzione nella scuola farebbero parte di questo gruppo e avrebbero “tra i 15 e i 17 anni”. I Maranza hanno una collocazione politica vicina alla destra, pur non avendo rapporti con movimenti ufficiali legati all’estrema destra: si distinguono per una determinata tipologia di abbigliamento con capi firmati contraffatti. La Digos ha sequestrato le immagini delle telecamere della zona per risalire agli autori del raid. La scuola questa mattina è rimasta chiusa, con due collaboratrici scolastiche che non permettevano l’ingresso in attesa di alcuni accertamenti della forze dell’ordine. Sulla polemica lanciata da alcuni studenti presenti all’aggressione sul ritardo nell’intervento della polizia il questore Burdese sottolinea: “stiamo valutando tempi e modi dell’intervento”

Gli studenti del Leonardo hanno aggiunto che “condanniamo fermamente questo attacco vile e vigliacco che ha colpito una mobilitazione democratica e costruttiva, pensata per aprire la scuola alla città e offrire momenti di confronto e partecipazione” e che “chiediamo che venga fatta luce sull’accaduto, che siano individuati i responsabili e che si garantisca la sicurezza degli studenti e il rispetto delle forme di partecipazione democratica”.

Salis: “Schiaffo ai valori della democrazia”
La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha riferito che “da questa mattina sono in costante contatto con le forze dell’ordine per chiarire quanto accaduto nella notte al liceo Leonardo da Vinci”, parlando di “un episodio di estrema gravità sul quale occorre far luce e per il quale esprimo la più ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione”.

Salis ha ricordato che “la violenza non è tollerabile in alcuna sua forma” e che “vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia: auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori”.
Valditara: “Preoccupato per le violenze al liceo”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che all’Ansa ha detto che “esprimo viva preoccupazione per quanto accaduto al liceo Da Vinci di Genova. Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati. La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore”.

La rete degli studenti medi: “Atto vile e vergognoso”
Questa notte, al liceo Leonardo da Vinci, si è consumata la barbara aggressione di un gruppo di nostalgici e neofascisti auto-organizzati contro gli studenti e le studentesse in occupazione. L’azione violenta, avvenuta nella notte, porta con sé ingenti danni alle strutture scolastiche, nonché un bollettino di gravi violenze nei confronti degli studenti e delle studentesse che hanno provato a resistere all’assalto. Ma soprattutto gravissima è la presenza di svastiche dipinte con spray sui muri della scuola.

“Quanto accaduto al Leonardo - dichiara Francesco Devoti, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi - non è altro che la dimostrazione del clima di odio che pervade la nostra società, e che si concretizza nelle violente azioni di estremisti di destra, che non si vergognano a dipingere simboli nazifascisti nei luoghi del sapere e che si sentono legittimati ad irrompere con la forza in una scuola democraticamente e pacificamente occupata dagli studenti e dalle studentesse in lotta. Non possiamo transigere, la comunità scolastica deve reagire affinché la scuola sia un permanente presidio di democrazia e di antifascismo militante.” L’azione fascista ha suscitato le reazioni del corpo studentesco che si prepara a mobilitarsi. “Noi abbiamo chiara - continua Devoti - quale sia la strada da percorrere. Antifascismo non solo a parole, ma con azioni concrete. Difenderemo ogni scuola che sarà oggetto di queste violenze e reagiremo pubblicamente. Ci prenderemo le piazze per dire no a un sistema che legittima la violenza, specialmente se atta a sopire il dissenso organizzato. La lotta non si ferma.” Il sindacato studentesco intende mobilitarsi e ha convocato un presidio antifascista per domani alle 9 davanti al Liceo Leonardo da Vinci.
Schlein (Pd): “Fanno impressione silenzi della destra”

La segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo alla trasmissione televisiva Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, ha parlato del caso del liceo Leonardo: “Fanno impressione certi silenzi della destra italiana, che non ha detto una parola per l’uccisione di un autista di pullman da parte di ultras di estrema destra o per il liceo devastato dai fascisti a Genova, o per un giornalista aggredito a Roma perché aveva una felpa con la scritta “antifascista”. Noi la violenza la condanniamo sempre, anche la destra e il governo facciano la stessa cosa”.
Paita (Iv): “Ferma condanna del raid squadrista"

"Quanto avvenuto al liceo Da Vinci di Genova, un raid squadrista in piena notte, è semplicemente intollerabile. La svastica sul muro è indegna, così come i teppisti responsabili di questo vergognoso episodio. Nell'eprimere la mia ferma condanna, auspico che si faccia piena luce al più presto. Vicinanza alla comunità genovese e alla sindaca Salis". Lo dice la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva.

Il Pd: “Inaccettavile la svastica in una scuola”. Avs: “Aggressione premeditata”
"Condanniamo con la massima fermezza la vile e gravissima aggressione avvenuta nella notte tra sabato e domenica al Liceo Leonardo da Vinci di Genova. L'irruzione di un gruppo di individui armati di spranghe e bastoni, che ha colpito studenti impegnati in una pacifica occupazione approvata democraticamente dall'assemblea d'istituto, rappresenta un atto intollerabile di violenza e intimidazione". Così in una nota Simone D'Angelo, segretario del Pd di Genova, Pietro Sapori, segretario dei giovani democratici di Genova e Martina Caputo, capogruppo del Pd al Comune di Genova "Vedere una svastica tracciata su un muro di una scuola è un segnale inquietante e inaccettabile - scrivono -, che offende la memoria democratica e antifascista della nostra città. Le scuole devono essere luoghi sicuri, di dialogo, di partecipazione e di libertà, mai terreni di scontro o di sopraffazione. Colpire dei ragazzi che stavano esercitando in modo costruttivo il proprio diritto di espressione e di autogestione significa attaccare l'intera comunità democratica. Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza agli studenti, alle famiglie, ai docenti e a tutto il personale del Liceo Da Vinci. Chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce sui fatti, individuare i responsabili e garantire giustizia in tempi rapidi". "Un'aggressione premeditata". Così Simone Leoncini, consigliere municipale di AVS descrive il bliz del gruppetto di fascisti entrato nel liceo genovese. "Un'aggressione che porta con sé una chiara matrice criminale e fascista. È un fatto di inaudita gravità, che richiede massima allerta democratica". AVS Genova esprime "piena solidarietà agli studenti e alle studentesse che hanno presidiato pacificamente l'istituto e denuncia con forza la violenza e l'intimidazione di chi, disegnando svastiche e inneggiando al fascismo, tenta di colpire la libertà, la cultura e la partecipazione. «Non cediamo alla paura né alla barbarie di chi distrugge la scuola e minaccia i nostri ragazzi. Siamo preoccupati per questa vergognosa deriva, ma anche consapevoli che Genova ha già dimostrato da che parte sta: nelle ultime settimane ha riempito le piazze contro la guerra e contro il genocidio a Gaza. Gli studenti che oggi si mobilitano e occupano le scuole rappresentano la parte migliore della nostra città".

Cgil: “Episodio intollerabile e pericoloso”
- "Quanto accaduto questa notte al Leonardo da Vinci è gravissimo e senza precedenti nella nostra città. In attesa di capire cosa sia accaduto la Camera del lavoro di Genova condanna l'esecrabile episodio. Le intimidazioni fasciste e gli atti di vandalismo sono inaccettabili in qualsiasi contesto ma sono ancora più gravi se accadono in ambito scolastico e ai danni di studentesse e studenti che manifestano pacificamente e democraticamente il loro dissenso verso le ingiustizie e in favore della pace e dei popoli martoriati dalle guerre. Solidarietà agli studenti e al personale scolastico". Così la Cgil di Genova e la Federazione lavoratori conoscenza Cgil Genova.

L’ex ministro Orlando: “Salto di qualità della violenza di destra”
"L'aggressione al liceo Da Vinci a Genova rappresenta, per la sua premeditazione, un salto di qualita' nella violenza dell'estrema destra. Non e' un fatto estemporaneo. Alla base di quell'episodio ci sono la campagna di demonizzazione delle proteste studentesche e forze organizzate. Si faccia piena luce. Solidarieta' agli studenti". Cosi' sui social l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd Andrea Orlando.

M5s: “Pericoloso segnale per la nostra democrazia”
"Condanniamo con fermezza qualsiasi forma di violenza, senza se e senza ma. Quanto accaduto all'interno del Liceo Da Vinci di Genova è un fatto di una gravità estrema, che riporta indietro le lancette dell'orologio ai periodi più bui della nostra storia e rappresenta un pericoloso segnale per la nostra democrazia. La scuola deve essere un luogo di libertà, confronto e crescita, non di paura o intimidazione. Purtroppo, l'esasperazione e la continua demonizzazione delle occupazioni studentesche da parte del governo hanno contribuito ad alimentare un clima di odio e di tensione che oggi vediamo esplodere in episodi come questo. In giornata effettuerò un sopralluogo presso l'istituto per portare la mia solidarietà agli studenti e ai docenti del Da Vinci e per chiedere che venga fatta piena chiarezza sull'accaduto, affinché simili episodi non si ripetano mai più". 
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano con i parlamentari liguri del M5S Roberto Traversi e Luca Pirondini. "Le scuole sono spazi sacri della nostra società: quanto successo è gravissimo. Chi si è macchiato di questo atto indecente deve pagare di tasca propria la risistemazione di tutto il complesso scolastico", commenta il capogruppo comunale Marco Mesmaeker. Sui fatti occorsi al Da Vinci, interviene anche il Network Giovani del M5S, secondo cui "quanto accaduto al Liceo Da Vinci di Genova è un fatto gravissimo che offende i valori democratici del nostro Paese. Simboli nazifascisti e atti di violenza non possono trovare spazio in una scuola, luogo di libertà e crescita. Come M5S, esprimiamo piena solidarietà a studenti e docenti e chiediamo che le istituzioni facciano piena luce sull'accaduto. Dai giovani deve ripartire l'impegno per una società libera, giusta e antifascista".

https://www.ilsecoloxix.it/genova/2025/10/26/news/denuncia_studenti_leonardo_aggrediti_occupazione-15368716/

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